I segreti per una storia ben raccontata

3 strumenti di lavoro per le storie di myStorybook.

by Storybook

Il mondo attuale in cui viviamo ha prodotto e produce una gran quantità di persone che ogni giorno sul web si raccontano semplicemente attraverso uno smartphone.

L’era dei “millennial”, rischia di farci perdere di vista cosa c’è davvero dietro una storia ben raccontata, che celebra le tappe più importanti della vita di una persona, di una coppia di una famiglia o di una azienda.

Senza cadere nell’errore di giudizi di merito, ma partendo da un punto di vista completamente diverso e dall’esperienza degli anni trascorsi a raccontare storie da ogni angolo del mondo abbiamo cercato di mettere a punto un metodo di lavoro che ci consentisse di arrivare alla mente, al cuore e alla storia dei nostri protagonisti per farne un “ritratto” autentico e personale.

Ecco 3 dei nostri strumenti di lavoro:

1.    La ricerca, è uno strumento essenziale per raccontare una storia.

L’attenzione ai dettagli si perfeziona diventando esperti, almeno temporaneamente esperti, del soggetto da raccontare.
Un fotografo che decide di andare in un determinato luogo, al fine di documentarne la storia e le caratteristiche, acquisirà di sicuro un punto di vista privilegiato che lo aiuterà a raccontare quella storia, quella famiglia o quella azienda in modo efficace.

Uno scrittore che vuole raccontare una determinata storia, deve partire dalla ricerca, dalla conoscenza dell’argomento, della storia dei soggetti che vuole raccontare.
Essere “lì” a cercare la storia è il cuore della fotografia e della scrittura!

 Sia il fotografo che lo scrittore quando si trovano di fronte al soggetto o alla situazione che vogliono raccontare dopo averla conosciuta devono essere in grado poi di riconoscerla, tra i tanti altri elementi presenti in quella persona o in quella storia, scegliendo quel particolare punto di vista, che li aiuta ad esaltare i protagonisti.

2.  Le fonti. Parlare di ricerca significa anche parlare di fonti.

La nostra esperienza ci ha portato a capire quanto è importante nel nostro metodo di lavoro incontrare le fonti di una storia, metterle al centro come voce narrante attraverso interviste, conoscendosi e documentandosi attraverso testi, foto, racconti che svelano al meglio la persona, l’azienda, la famiglia che vogliamo raccontare.

3. Un altro strumento è di sicuro la lettura.

Essere dei fotografi e degli scrittori che raccontano una storia, significa avere la mente aperta verso i libri, le riviste, l’attualità e i temi sociali. La lettura esercita l’immaginazione e punti di vista alternativi, apre al dubbio e alla riflessione. Il fotografo e lo scrittore hanno fatto propria la capacità di raccontare storie così avvincenti che spesso abbiamo la sensazione di poterle toccare. La lettura è ispirazione per le storie che raccontiamo.

Con questo articolo ti abbiamo voluto portare dentro al nostro metodo di lavoro! Quello che ogni giorno ci permette di aiutare tante persone, tante coppie, tante famiglie e tante aziende a valorizzare la propria storia come merita.

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